Bach e i suoi allievi

OTTOBRE ORGANISTICO DEL CONSERVATORIO DI MANTOVA
Organo Glauco Ghilardi Lucca (2011)

Bach e i suoi allievi

Organista Adriano Dallapè
Attore Diego Fusari
In collaborazione con l’Accademia Teatrale Francesco Campogalliani
 
Lettura introduttiva:
Il mezzo più efficace per tener vive le opere d’arte musicali, consiste nella loro esecuzione pubblica davanti a un auditorio. È così che da tempo immemorabile sono state divulgate molte composizioni meritevoli, e ciò vale anche per la nostra epoca. La gente le ascolta con piacere, nelle sale da concerto come nelle chiese e a teatro; in seguito, ricordandone la piacevole impressione, qualcuno acquista l’opera, appena viene pubblicata, in molti casi anche senza saperne far uso. Mi domando però dove il pubblico oggi possa ascoltare la musica di Bach e per opera di chi, visto che da sempre sono così poche le persone capaci di interpretarla adeguatamente. Assai diversa sarebbe stata la situazione se Bach avesse viaggiato per far ascoltare le sue composizioni anche altrove; ma per farlo gli mancavano tempo e voglia. Ogni volta che l’uno o l’altro dei suoi allievi le faceva per lui - benché nessuno di essi raggiungesse la perfezione del maestro - lo stupore e l’ammirazione che l’esecuzione provocava nell’uditorio testimoniavano l’incommensurabile grandezza di quest’arte, mai prima ascoltata, così sublime eppure così facilmente comprensibile. Pertanto chi fra gli ascoltatori si riteneva capace, tentava di suonare l’uno o l’altro pezzo tra quelli che - probabilmente perché eseguiti meglio - gli erano piaciuti di più; essi riuscivano in tal modo anche più facili, poiché, avendoli sentiti prima, si sapeva come dovevano essere interpretati. Chi avrà studiato anche per solo poco tempo le opere di Bach, saprà distinguere la vera musica dalle solite musichette e coltiverà da artista competente qualsiasi genere egli vorrà scegliere in seguito. Quanto desidererei saper descrivere degnamente l’eccelsa arte di questo sommo fra tutti gli artisti tedeschi e stranieri! Competerebbe gloria a chi eguagliasse Bach nella sua arte sublime, ma forse ne merita altrettanto chi è in grado di apprezzare debitamente la sua opera geniale e sa parlarne con intelligenza. Chi possiede tale capacità dispone certamente di qualità mentali e spirituali non dissimili da quelle di Bach, e potrà in certo senso illudersi che avrebbe potuto raggiungere le medesime vette supreme, se uguali situazioni esterne l’avessero posto nelle stesse favorevoli condizioni. Tutte le notizie che ho raccolto, mi sono state fornite dai due figli maggiori di Johann Sebastian Bach: Wilhelm Frideman e Carl Philip Emanuel. Non solo li conoscevo personalmente, ma per lunghi anni ho mantenuto un continuo rapporto epistolare con loro, e in modo particolare con Carl Philip Emanuel. Nessuno ignora che entrambi furono grandi artisti, ma forse è meno noto che fino all’ultimo respiro non smisero mai di parlare del padre con entusiasmo e riverente ammirazione. A poco a poco ho appreso tutti i particolari relativi alla vita, all’arte e alle opere di Bach, tanto da sentirmi in grado di offrirne al pubblico dei particolari non solo di notevole interesse, ma anche di grande utilità. Johann Nikolaus Forkel (Lipsia 1802)
 
(1ª lettura) Capitolo 6° - “BACH INSEGNATE” - Johann Ziegler, (un allievo di Bach), descrive come questi lo esortasse a “suonare i Corali secondo l’affetto delle parole”.
‘Liebster jesu wir sind hier” (Carissimo Gesù noi siamo qui per ascoltare Voi e la Vostra Parola)
 
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Corale:“Liebster jesu wir sind hier” BWV 731
 
(2ª lettura) Bach suonava l’organo, usando il pedale obbligato, il cui giusto impiego ben pochi musicisti conoscono. Suonava col pedale non solo le note basse ed eseguiva intere melodie con i piedi, melodie sovente tanto elaborate che molti esecutori forse non sarebbero riusciti a suonarle nemmeno con le cinque dita. Per esaminare un organo suonava, dopo aver tirato tutti i registri, degli accordi con il maggior numero di voci possibile. Egli usava dire scherzosamente che prima di tutto doveva sapere se lo strumento aveva dei buoni polmoni e soltanto dopo questa prova si accingeva all’esame di ogni singola parte.
 
Johann Christian Kittel (1732-1809)
Fantasia
 
Philipp Emanuel Bach (1714-1788)
Adagio per il Organo
3 Flötenuhren (Allegro; Adagio; Allegro)
 
(3ª lettura) Bach cominciava con l’insegnare ai suoi allievi le caratteristiche del suo tocco. A tale scopo li obbligava a suonare parecchi mesi null’altro che semplici esercizi par ambo le mani, concentrando sempre l’attenzione sul tocco chiaro e netto. Solo vedendo l’uno o l’altro suo scolaro perdere il coraggio, egli cercò di aiutarlo scrivendo per lui dei piccoli brani in cui quei medesimi esercizi si trovano inseriti. Per alleviare le difficoltà egli ebbe l’ottima abitudine di suonare lui stesso dapprima l’intero pezzo che avevano da studiare dicendo alla fine: “Così dev’essere suonato”
 
Johann Ludwig Krebs (1713-1780)
2 Fantasie in Fa magg.
Trio
Fuga su B.A.C.H.
 
 
(4ª lettura) Il metodo d’insegnamento adottato da Bach per la composizione fu altrettanto sicuro e razionale quanto quello per l’apprendimento di uno strumento. Insistette principalmente non solo sulla massima purezza dell’armonia, ma anche sul naturale collegamento e sulla fluida cantabilità di ogni singola parte. Egli considerava le diverse voci come se fossero delle persone in una privata conversazione. Bach presuppose, inoltre, in tutti i suoi allievi di composizione la capacità di pensare in musica. Chi non possedeva tale dono ricevette da lui il sincero consiglio di non dedicarsi a quest’arte. Gli studenti erano tenuti dunque a comporre sempre e soltanto a memoria, liberamente senza l’aiuto di uno strumento. Chi voleva fare diversamente veniva apostrofato in tono ironico come ‘Clavier-Ritter (Cavaliere della tastiera!)
 
Johann Christian Kittel
Preludio in sol magg.
Corale:“So gehst du nun mein Jesu hin”
 
Johann Philipp Kirnberger (1721-1783)
Les Carillons
Corale: “Komm Gott Schöpfer heiliger Geist”
 
Johann Schneider (1702-1788)
Preludio e Fuga in sol min.
 
(5ª lettura) Come artista Bach era di una modestia senza pari. Nonostante l’enorme superiorità che lo distingueva dai colleghi e della quale egli era certamente consapevole, nonostante la riverente ammirazione che giorno per giorno veniva manifestata al sommo musicista, non si conoscono esempi di un suo qualsiasi atteggiamento presuntuoso. Quando talvolta gli si chiedeva quali mezzi avesse impiegato per diventare un maestro così eccelso, usava rispondere: “ Sono stato costretto a lavorare; chiunque lavorerà quanto me, arriverà dove sono arrivato io”. Sembrava che non tenesse conto minimamente del suo talento naturale. I suoi giudizi su altri musicisti e le loro opere furono sempre benevoli e giusti. Non si permise mai di esprimere un giudizio duro, eccetto nei confronti dei suoi allievi, verso i quali egli si credeva in dovere di dire sempre la pura e nuda verità
 
Johann Sebastian Bach
Fantasia e Fuga in sol min. “Grande” BWV 542
 
Adriano Dallapé è nato a Trento. Cantore ne “I Minipolifonici” diretto da Nicola Conci, da lui riceve la prima formazione musicale. Diplomato in Organo e Composizione Organistica sotto la guida del M° Giancarlo Parodi; in Clavicembalo con Cecilia Lombardino ed in Musica Corale e Direzione di Coro con Cecilia Vettorazzi si specializza all’Accademia di Musica Antica di Pistoia con i Maestri: Luigi Ferdinando Tagliavini; Harald Vogel e Monsterrat Torrent. Nel 1987 a Cremona segue il corso dedicato all’opera omnia organistica di Johann Sebastian Bach tenuto da Michael Radulescu che segna una tappa importante per approfondire il repertorio barocco tedesco. Successivamente si specializza in organo a Basilea con Brett Leighton e in clavicembalo e organo antico a Brescia con Christopher Stembridge. Finalista in concorsi nazionali ed internazionali, ottiene riconoscimenti di critica e pubblico ed è ospite in importanti sedi concertistiche e Festival in Italia e all’estero. Lo studio della musica antica non gli ha impedito di eseguire autori del ‘900. In particolare nel 1992 si dedica all’opera organistica di Olivier Messiaen, incidendo per ‘Nuove Sincronie’ la “Nativité du Seigneur”. Allo stesso tempo collabora con compositori contemporanei quali Michele Ignelzi, Piero Borradori, Riccardo Giavina, Mario Pagotto, Roberto Cittadini; effettuando prime esecuzioni e incisioni discografiche (Fonit Cetra). In particolare, la collaborazione artistica con la compositrice Cecilia Vettorazzi lo ha portato ad eseguire brani in prima assoluta per organo e voce (Que bien se yo la font); coro e organo (Missa ‘Benedicite gentes’); soli, archi e organo (Croix tous jour à l’Amour) e per organo solista (‘Meditazioni’), realizzando il CD ‘Note Carmelitane’. È impegnato da diversi anni nel repertorio barocco come solista e continuista con gruppi vocali e strumentali effettuando registrazioni con musiche di Frescobaldi, Viadana, Dalla Casa, Gabrieli, De Kerle, per le case discografiche Fonè; Bongiovanni; Arts. Ha inciso recentemente in qualità di organista e clavicembalista con il soprano Elisabetta Lombardi un CD con musiche di Cimarosa, Sacchini e Giordani. È tra i fondatori, e attualmente membro del direttivo, dell’Associazione Organistica Trentina “Renato Lunelli” che promuove attività, studi e ricerche sul patrimonio organario, collaborando inoltre alla realizzazione di incisioni discografiche dedicate agli organi del trentino (‘Avec accent francais’ - Giorgio Carli, 2010). Di prossima pubblicazione ‘L’organo Majer della città di Trento’ (restauro a cura di Giorgio Carli, 2015). Nel 2015 è entrato a far parte della Commissione Cultura del Comune di Pergine Valsugana (TN). È docente di Pratica organistica e Canto Gregoriano al Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova e dal 1993 è organista presso il Santuario della Madonna delle Laste di Trento all’organo Francesco Zanin.
 
Diego Fusari attore, scenografo e costumista della Compagnia Campogalliani. Diplomato al corso biennale all’Accademia nazionale del Cinema di Bologna. Corsi alla Scuola di recitazione della compagnia EXTRAMONDO di Milano. Insegnante di lettura poetica e interpretativa e storia del Costume nelle Scuole ARS e Campogalliani di Mantova.

Quando

  • Martedì, 17 Ottobre 2017 17:30

L'evento fa parte della rassegna "Rassegna organistica mantovana 2017"

Icona del PDF Libretto completo della rassegna, Icona del PDF Locandina della rassegna, Icona del PDF Scheda di iscrizione a seminari e convegni

Rassegna organistica mantovana

seconda edizione 2017
omaggio alla memoria del M° Damiano Rossi
 
OTTOBRE ORGANISTICO DEL CONSERVATORIO DI MANTOVA
3 - 31 ottobre 2017
 
SEMINARI E CONVEGNI
7 ottobre - 9 novembre 2017
 
IL PATRIMONIO ORGANISTICO E ORGANARIO DELLA PROVINCIA DI MANTOVA: UN TESORO DA ASCOLTARE
23 settembre - 8 dicembre 2017
 
Presentazione
Nata per far conoscere e valorizzare gli organi del Conservatorio, da subito la Rassegna Organistica Mantovana si è estesa agli organi presenti nella nostra provincia, un patrimonio musicale che merita di essere conosciuto ed apprezzato dal pubblico che spesso ne ignora l’esistenza. Il successo ottenuto lo scorso anno dalla prima edizione è stato di stimolo e di incoraggiamento a ripetere l’esperienza, e se per il Conservatorio, per l’Associazione Amici del Conservatorio e per l’Associazione Girolamo Cavazzoni l’impegno organizzativo non è certamente leggero, è senz’altro di grande conforto poter contare sull’apprezzamento e sulla collaborazione di istituzioni che con il loro contributo garantiscono la continuità di questa manifestazione. Ben diciotto appuntamenti sono previsti tra settembre e dicembre, suddivisi in tre sezioni: Ottobre Organistico del Conservatorio, Il Patrimonio Organistico e Organario della Provincia di Mantova e Seminari e Convegni, iniziative ed occasioni diverse che sicuramente susciteranno l’interesse di studenti e pubblico. La prima edizione era dedicata alla memoria dell’ex Presidente Prof. Sergio Cordibella. Quest’anno la Rassegna è dedicata al M° Damiano Rossi, mancato lo scorso gennaio, che al Campiani fu docente e vice-direttore.
 
M° Salvatore Dario Spanò
Direttore del Conservatorio
 
Prof.ssa Francesca Zaltieri
Presidente del Conservatorio
 
Damiano Rossi, un ricordo
di Giordano Fermi
 
Musicista preparatissimo, Damiano Rossi affiancò per anni il maestro Don Lino Leali in qualità di organista, prima in sostituzione del maestro Don Guglielmo Ughini e poi a sostegno dell’attività concertistica e liturgica della Cappella Musicale “Mario Pettorelli” delle Cattedrali di Mantova. Proprio con questa compagine corale il Maestro ebbe modo di incidere uno storico LP che oggi, a distanza di quasi cinquant’anni, risulta essere un prezioso documento di com’era il suono dell’Antegnati prima del restauro che lo ha restituito alla sua originale cinquecentesca costruzione. Va altresì ricordata l’attiva collaborazione di Damiano Rossi nell’àmbito dei progetti realizzati dal maestro Claudio Gallico che, tra Mantova e Sabbioneta, proponeva importanti allestimenti di opere Monteverdiane quali L’Orfeo, L’Incoronazione di Poppea, Il Combattimento di Tancredi e Clorinda ecc.. Nell’ambito della didattica Rossi fu docente al Conservatorio di Musica di Verona per poi passare al Conservatorio di Mantova, facendosi sempre apprezzare per l’alta professionalità e preparazione e per la disponibilità nei confronti degli allievi. Da sottolineare il suo entusiasmo nella gestione del Conservatorio, del quale fu Vice Direttore per molti anni e dove si adoperò con grande competenza anche nella fase di ricerca e poi di restauro e sviluppo della nuova sede di via della Conciliazione. Di grande rilevanza anche l’attività concertistica, che lo vide membro dell’Ensemble “Gli Ottoni di Verona” in numerosi concerti in Italia ed all’estero e nell’incisione di alcuni CD che ebbero vasto riconoscimento in àmbito internazionale. Damiano Rossi fu anche responsabile a livello locale e regionale della custodia degli organi. Proprio in questo settore collaborò all’importante pubblicazione Gli Organi del Mantovano (1985), voluta dall’Assessorato allo Spettacolo della Provincia di Mantova allora guidato da Nanni Rossi. L’indagine sugli strumenti esistenti nella nostra Provincia e Diocesi fu curata da Don Lino Leali, Damiano Rossi e Don Guglielmo Ughini. Un’altra importante pubblicazione curata da Damiano Rossi riguarda il musicista mantovano Lucio Campiani, compositore, didatta ed organista delle Cattedrali di Mantova. Di Lucio Campiani, Damiano Rossi curò la stampa dei Versetti per organo editi da Carrara di Bergamo. Nel 2015, sempre per le Edizioni Carrara, furono pubblicati 158 Ritornelli per i Salmi Responsoriali composti da Damiano Rossi e da Monsignor Ulisse Bresciani. Per delineare in modo più ricco e completo la figura dell’amico musicista non posso tralasciare, accanto a queste brevi note biografiche, le sue doti umane e voglio ricordare quanto fosse amato e stimato dagli allievi e dai colleghi per la sua generosità, per l’umiltà e per il suo talento messo sempre a disposizione delle realtà musicali che frequentava senza aver mai avuto alcun fine di arida speculazione o vantaggio personale. Grazie, Damiano.
 
 
Calendario
 
OTTOBRE ORGANISTICO DEL CONSERVATORIO DI MANTOVA 3 - 31 ottobre
 
Martedì 3 ottobre, ore 17.30
Mantova Conservatorio L. Campiani Auditorium Girolamo Cavazzoni
Organo Glauco Ghilardi - Lucca (2011)
Organista Umberto Forni
Musiche di Buxtehude, Bruhns, J.S. Bach
 
Martedì 10 ottobre, ore 17.30
Mantova Conservatorio L. Campiani Auditorium Girolamo Cavazzoni
Organo Glauco Ghilardi - Lucca (2011)
Organista Riccardo Tanesini
Musiche di Fabbri, A. Gabrieli, Scheidemann, Frescobaldi, Bohm, Buxtehude, J.S. Bach
 
Martedì 17 ottobre, ore 17.30
Mantova Conservatorio L. Campiani Auditorium Girolamo Cavazzoni
Organo Glauco Ghilardi - Lucca (2011)
Bach e i suoi allievi
Organista Adriano Dallapè
Attore Diego Fusari
In collaborazione con L’Accademia Teatrale Francesco Campogalliani
Musiche di J.S. Bach, Kittel, Ph.E. Bach, Krebs, Kirnberger, Schneider
 
Martedì 24 ottobre, ore17.30
Mantova Conservatorio L. Campiani Auditorium Girolamo Cavazzoni
Organo Glauco Ghilardi - Lucca (2011)
L'improvvisazione organistica in Italia
Concerto dell’Organista Simone Vebber con possibilità da parte del pubblico di dare temi musicali all’organista per esempi pratici di improvvisazione
Musiche di Hindemith, Steigelder, Berio, Bach
 
Giovedì 26 ottobre, ore 17.00
Mantova Basilica Palatina di Santa Barbara Organo G. Antegnati (1565)
Coro degli studenti dell’Accademia Musicale del Duomo di Paderborn
Organista Massimiliano Raschietti
Direttore Thomas Berning
Musiche di A. Scarlatti, G.P. da Palestrina, Schütz, P. Quagliati, Monteverdi, J.K. Kerll, Poulenc, Mendelssohn Bartholdy, Martini, J. Mäntyjärvi, G. Aichinger
In collaborazione con l’Associazione per il gemellaggio tra la Provincie di Mantova e Paderborn
 
Martedì 31 ottobre, ore 17.30
Mantova Conservatorio L. Campiani Auditorium Girolamo Cavazzoni
Organo Glauco Ghilardi - Lucca (2011)
Il viaggio degli ambasciatori Giapponesi in Europa 1584-1586
Duo Marimoto - Takahashi
Aki Takahashi violino barocco
Marimo Toyoda organo
Musiche di A. de Cabezón, Marini, Sweelinck, G. P. da Palestrina, Luzzaschi, A. Gabrieli, Fontana, Pallavicino, Cavazzoni, Cima, Pedrini
 
 
SEMINARI E CONVEGNI 7 ottobre – 9 novembre
 
7 ottobre Mantova
21 – 22 ottobre Salisburgo
Presentazione pubblicazione degli atti del Convegno sul compositore mantovano Luigi Gatti (1740 - 1817)
 
Lunedì 23 ottobre 10.30-13.00 / 15.30-18.00
Martedì 24 ottobre 10.30-13.00
Mantova Conservatorio L. Campiani Auditorium Girolamo Cavazzoni
“Cadentiae et passaggia” Elementi di improvvisazione storica per strumenti a tastiera
Docente M° Simone Vebber
Musikschule Oberengadin Sankt Moritz (Svizzera) - Conservatorio “G. Donizetti”, Bergamo
 
Mercoledì 25 ottobre, ore 17.30
Mantova Conservatorio L. Campiani Auditorium Girolamo Cavazzoni
Il Transilvano. Dialogo sopra il vero modo di sonar organi, et istromenti da penna
Frà Girolamo Diruta M° Arturo Sachetti
Discepolo clavicembalista Claudio Leoni
Principe Sigismondo Bathory, principe di Transilvania Diego Fusari
In collaborazione con L’Accademia Teatrale Francesco Campogalliani
 
Giovedì 26 ottobre, ore 10.00 – 13.00
Mantova Conservatorio L. Campiani Auditorium Girolamo Cavazzoni
Relazione sopra il tema: La composizione nella teorica e nella prassi in Italia dal Cinquecento al Settecento con riferimenti alla trattatistica ed ai riflessi metodico- otto/novecenteschi”
Relatore Arturo Sacchetti
 
Giovedì 9 novembre
Mantova Conservatorio L. Campiani Auditorium Girolamo Cavazzoni
Aspetti dell’arte organaria dal 1600 al 2000
Quattro incontri con maestri organari
Ore 10.00 - Giorgio Carli L’organo classico: Cappella Palatina di Santa Barbara
Ore 11.30 - Glauco Ghilardi L’organo del Conservatorio di Mantova: il barocco
Ore 15.00 - Silvio Micheli L’organo italiano di ispirazione orchestrale e bandistica IXX sec.
Ore 16.30 - Diego Bonato Tradizione e innovazione: una sintesi per l’organo contemporaneo
Moderatore M° Paolo Delama
Direttore dell’ufficio Musica Sacra, Arcidiocesi di Trento
 
 
IL PATRIMONIO ORGANISTICO E ORGANARIO DELLA PROVINCIA DI MANTOVA. UN TESORO DA ASCOLTARE 23 settembre - 8 dicembre
 
Sabato 23 settembre, ore 21.00
Formigosa (Mantova) Organo Serassi (1885)
Chiesa Parrocchiale “B.V. Maria e Sant’Urbano”
Concerto per tromba e organo
Fabio Caggiula tromba
Saverio Martinelli organo
Musiche di Clarke, Pasquini, J.S. Bach, D. Scarlatti, Paradisi, Telemann
 
Sabato 7 ottobre, ore 21.00
Malavicina, Roverbella (Mn) Organo Tamburini (1969)
Chiesa Parrocchiale “San Francesco d’Assisi”
Concerto per violino e organo
Vittorio Marchese violino
Mario Duella organo
Musiche di Vivaldi, J.S. Bach, Tartini, Lefebure-Wely, Rheinberger, Alard
 
Domenica 15 ottobre, ore 17.00
Poggio Rusco (Mn) Organo Montesanti (1799) / Tonoli (1861)
Chiesa parrocchiale di Poggio Rusco “Santissimo Nome di Maria”
Concerto per organo a 4 mani (Le Sinfonie di Verdi)
Organisti Silvio Celeghin, Federica Jannella
In collaborazione con l’Associazione Amici della Chiesa di Poggio Rusco
Musiche di Morandi, Rossini, Verdi
 
Mercoledì 18 ottobre, ore 21.00
Castel Goffredo (MN) Organo Tito Tonoli (1888)
Chiesa Parrocchiale “Sant’Erasmo”
Federico Franzoni organo
Andrea Rinaldi violino
Musiche di J.S. Bach, Svedsen, Rheinberger
 
Sabato 28 ottobre, ore 21.00
Mantova, Chiesa di San Leonardo Organo Fratelli Ruffati - Padova (1952)
Elisa Bulgarelli organo
Enrico Diazzi e Leonardo Bossi flauti
Musiche di Bach, Rutter, Telemann, Stamm, Berthier, Petrassi, Vivaldi
 
Domenica 29 ottobre, ore 16.00
San Benedetto Po (Mn) Organo G. Bonatti 1726 / Tamburini 1943
Basilica di San Floriano e San Benedetto
Parole e musica per ricordare il M° Damiano Rossi
Organisti Carlo Benatti, Paolo Buro
Coro del Conservatorio Lucio Campiani
Arnaldo Anselmi baritono
Bomin Song soprano
Liviana Loatelli direttore
Musiche di Haendel, Campiani, Fauré, Albrechtsberger, Hesse, Lachner, Guilmant, Cutler, Archadelt
 
Venerdì 8 dicembre, ore 17.30
Castiglione delle Stiviere (Mn) Organo Giuseppe Tisi (2008)
Chiesa “Maria Madre della Chiesa”
Concerto per arpa e organo
Davide Burani arpa
Carlo Benatti organo
Musiche di Haendel, Scarlatti, Glinka, Godefroid, Glière, Ravanello

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